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Criptografie
Criptografie è il titolo di un ciclo di opere, contrassegnate da una forte unitarietà sul piano formale e concettuale. cui Ferruccio Ascari da avvio a partire dal 2018. L’artista utilizza la tecnica dell’affresco riportato su tela, che caratterizza fin dagli esordi i suoi lavori di pittura, e che qui si coniuga con il collage di ritagli di fogli in Braille tratti da un manuale di Storia Naturale per ciechi. Il segno di scrittura, in precedenza episodico all’interno della tessitura delle sue opere (Mantra, Amen, Elelisphatos, Libro Muto, Pittura per Ciechi), diviene protagonista assoluto di questi ultimi lavori che sono anche dei testi la cui decifrazione presuppone un cammino di ricerca; testi che si pongono come una soglia da superare, enigmi da sciogliere perché si schiuda il loro contenuto. Ciascuna opera è fatta di tele più piccole, ‘frammenti’ che vengono accostati su grandi teleri che le contengono, a invitare lo sguardo ad un percorso di continua indagine.
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All’interno di alcune opere la gamma cromatica si riduce a due colori: il colore del fondo si coniuga con quello dei ritagli di fogli in Braille. Di opera in opera, all’interno dell’intero ciclo, si assiste però ad un dipanarsi del colore con un gioco di variazioni che ha l’andamento di una partitura musicale. Ogni opera, del resto, è fatta di tele più piccole: ‘frammenti’ che vengono accostati su grandi teleri che le contengono, a invitare lo sguardo ad un percorso di continua indagine. Come l’artista ebbe a dichiarare a proposito di Mantra “il senso di queste opere, che fanno riferimento a tradizioni spirituali diverse, sta anche nella ricerca di un fondamento comune che ci preservi dall’odio e dall’intolleranza”.
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Criptografie, Affreschi riportati su tela, dimensioni varie, 2018 – 2020.