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Vibractions
A trent’anni di distanza Ferruccio Ascari riprende l’omonima installazione del 1978 presso lo Spazio O’, a Milano, in occasione dell’uscita di un’edizione musicale della traccia sonora di Vibractions per Die Schactel. ll vinile con la registrazione del materiale sonoro relativo a Vibractions è accompagnato da una riproduzione in tiratura limitata di Mano Armonica – opera coeva dell’installazione sonora del ’78 ad essa collegata – costituita da 25 stampe fotografiche. Pur mantenendo per alcuni aspetti l’impianto concettuale della versione di Vibractions del 1978 questa del 2012 presenta tuttavia rispetto ad essa alcune significative varianti.[read]
In questa versione di Vibractions del 2012 le corde armoniche attraversano lo spazio non più secondo uno schema ortogonale, ma trasversalmente divenendo un dispositivo che consente di sospendere da terra dei vecchi mobili che fluttuano nell’aria, sorta di architetture volanti che creano uno spazio ulteriore rispetto a quello in cui sono collocate: ciascuno risuona in diverso modo a seconda della forma, delle dimensioni, della qualità del legno, della tensione e della lunghezza delle corde armoniche cui è sospeso. L’intento – dice l’artista – è quello di rivelare la voce della materia, il suo suono, così come nella prima edizione di Vibractions era quello di “suonare lo spazio”, rivelandone il suono.[/read]
Vibractions 2012. Installazione ambientale, mobili, corde armoniche, pelliccia, Milano, 2012 [PE0017]
Vibractions 2012. Performance sonora, Spazio O’ Milano, 2012 [PE0017]
In questa versione di Vibractions del 2012 le corde armoniche attraversano lo spazio non più secondo uno schema ortogonale, ma trasversalmente divenendo un dispositivo che consente di sospendere da terra dei vecchi mobili che fluttuano nell’aria, sorta di architetture volanti che creano uno spazio ulteriore rispetto a quello in cui sono collocate: ciascuno risuona in diverso modo a seconda della forma, delle dimensioni, della qualità del legno, della tensione e della lunghezza delle corde armoniche cui è sospeso. L’intento – dice l’artista – è quello di rivelare la voce della materia, il suo suono, così come nella prima edizione di Vibractions era quello di “suonare lo spazio”, rivelandone il suono.[/read]