2012 Corpi Celesti II

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Corpi
Celesti II

È interessante osservare come alcune questioni presenti nel lavoro di Ascari riaffiorino a distanza di anni, quasi a riprendere il filo di un discorso che non si interrompe, ma come una vena sotterranea riemerge assumendo forme ogni volta diverse. É ciò che accade nel ciclo Corpi celesti, che comprende una serie di opere su carta del 2006 e un’Installazione del 2012. Così come nella ripresa di un’installazione sonora del 1978, Vibractions, oggi riproposta in una nuova versione che tuttavia mantiene inalterato l’impianto concettuale della precedente. il ciclo Corpi celesti nasce da una questione – la forza che tiene assieme le cose o le respinge – che è il nucleo concettuale di molti altri lavori dell’artista.

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Una questione che rimane aperta, assume ogni volta configurazioni diverse, ogni volta può essere reinterpretata in relazione al linguaggio e ai diversi materiali adottati. Nelle opere su carta, realizzate a nerofumo o curcuma, una forza centrifuga invisibile sottrae peso ai corpi che vagano nello spazio vuoto del foglio. Ancora una volta, il vuoto è uno spazio latente reso “attivo” da ciò che lo attraversa, è fattore generativo sia sul piano temporale che spaziale.[/read]

Corpi Celesti. Curcuma su carta, 9 fogli 35×50 cm cad., 2006-2012 [DG0028 a-i]


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