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Cinque Stanze
Sensibili
In Cinque stanze sensibili, si assiste alla ripresa di questioni precedenti rimaste aperte, disponibili a essere declinate in forme e materiali diversi secondo una modalità caratteristica del suo lavoro.[read more=”Read More”less=”Read Less”]Cinque stanze sensibili è composta da cinque parallelepipedi in legno, cavi e a base quadrangolare, sovrapposti verticalmente l’uno sull’altro; su ogni lato si apre una piccola porta che permette di intravederne lo spazio interno. Ciascuno di essi allude ai cinque elementi: dalla terra, quello di base, all’etere, quello più alto. L’opera fa parte di un progetto cui l’artista lavora da anni e che comprende disegni, sculture, un’opera teatrale, un progetto architettonico. Quest’ultimo prevede la costruzione di cinque stanze di meditazione. Ogni stanza è dotata di un’unica finestra la cui forma geometrica (quadrato, falce di luna, triangolo, esagono, cerchio) corrisponde a ognuno dei cinque elementi. Il colore di ciascuna vetrata fa parte di una rosa di corrispondenze che a ciascuno di essi è correlata. Nell’ideazione di quest’opera, Ferruccio Ascari si è ispirato a una delle grandi tradizioni di pensiero dell’india antica, il Samkya, la filosofia che sta a fondamento dello Yoga. Si tratta di una visione del mondo che ha innervato tutto il suo lavoro degli ultimi decenni: “Le forme tendono a essere, sembrano spinte dal desiderio di venire alla luce”, afferma Ascari. “Non finisco mai di stupirmi di fronte al segreto che in ciascuna di esse è racchiuso. Che cosa vuole una forma assumendo la forma che assume? Ci sono fasi in cui l’impulso fondamentale la spinge a occupare uno spazio, a espandersi in ogni direzione possibile; in altre prevale un desiderio contrario di riassorbimento. È un movimento dialettico di accelerazione-decelerazione, espansione-riflusso, come accade con le maree, oppure con il respiro che si attua nel ritmo binario dell’inspirazione e dell’espirazione”. L’incessante trasmutazione, che è il principio fondamentale cui esse sembrano obbedire, non è che un aspetto di quell’energia che pervade il cosmo, in un perenne alternarsi di morte e rinascita. in questa prospettiva il lavoro dell’artista si pone, implicitamente, in controtendenza rispetto all’omologazione, alla perdita della “differenza” che sembrano prevalere nel mondo contemporaneo con l’avanzare dell’anonimato e della solitudine dell’individuo, con la perdita di senso che si accompagna a una devastante e ininterrotta produzione di immagini che ossessivamente, con sottili armi persuasive, invitano a riprodurre ovunque i medesimi stili di vita. Un orizzonte in cui è possibile vedere il lavoro dell’artista come una forma di silenziosa, ma radicale opposizione allo spirito del tempo.[/read]
Cinque Stanze Sensibili. Legno, 25x15x250 cm, 2012 [TW0028]
Cinque Stanze Sensibili. Progetto architettonico, 25x15x250 cm, 2012
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