2008 Odradek

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Odradek

Odradek è composta da una quantità di elementi: piccoli, dì terracotta rossa, ricordano qualcosa che non si saprebbe dire, forse una trottola, qualcosa che sembra comunque aver perso la sua funzione. ll titolo, non casualmente, riprende quello di un breve racconto di Kafka che riguarda un oggetto dimenticato di cui si dice che sia straordinariamente mobile, ma non si lasci prendere, la cui forma sembra insensata, ma nel suo genere conclusa. [read]Come l’odradek kafkiano, ciascun elemento di quest’installazione può rotolare producendo un suono sottile “come lo può emettere chi è senza polmoni”. Odradek, come Insiemi instabili, Fiori, Vayu, appartiene a un gruppo di lavori in cui la molteplicità degli elementi “in assenza di un ordine riconoscibile evidente – come dice l’autore – sembra rispondere a una pura esigenza di crescita; quasi seguissero un loro impulso segreto, si espandono là dove trovano minore resistenza”. La forma – le infinite, mutevoli forme in cui il vivente si manifesta – è frutto di questo impulso che non conosce quiete, mosso da una volontà generativa incontenibile che pare non avere altra finalità se non quella riproduttiva.[/read]

Odradek. Terracotta, 235 elementi, dimensioni variabili, 2008 [S0026]

 

 


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