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Vajra
Le opere di questo periodo, aldilà dei diversi formati, sono tutte esito di una processualità, nell’orizzonte di un sapere materiale e finito, e incorporano in sé e nelle proprie strutture le forme della riflessione. È in questo orizzonte che ‘accadono’ come puri eventi, come “vane forme della materia”, opere quali le Quattro Sculture in terracotta, alabastro, terracotta invetriata, presentate a Volterra in occasione di una personale dell’artista a Palazzo dei Priori
A differenza dell’oggetto che scompare nel suo uso, rinvia al suo valore utile, l’opera annuncia ciò che è, ciò di cui è fatta. L’alabastro, il ferro, il legno, il vetro, la luce divenuta colore nella pittura, rendono visibile e presente la loro natura e la loro materia; l’elementare si illumina e quando l’opera “avviene” il fondo è come presente, come attratto verso il giorno: la notte degli elementi procede verso la luce.
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Vajra, scultura luminosa, Alabastro, 25x25x400 cm, 1983 [S0004]
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