
1983 Notturna
19
A Volterra, il chiostro del quattrocentesco palazzo della Pinacoteca veniva assunto nella sua qualità di spazio chiuso, finito nelle sue perfette, classiche proporzioni,[read more=”Read More”less=”Read Less”]che il corpo curioso di un danzatore (di nuovo Gustavo Frigerio) indagava seguendo e contraddicendo un tracciato di segni/disegni luminosi predisposti dall’artista. Come a Villa Ponti alcuni elementi dell’architettura venivano enfatizzati e insieme azzerati attraverso sfondamenti prospettici di tipo illusionistico.
da