1978 Vibractions

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Vibractions

Installazione sonora-performance di Ferruccio Ascari – fu presentato per la prima volta a Milano nel febbraio del 1978 a Sixto/Notes. Opera esemplare nel contesto dell’arte di ricerca di quegli anni “Vibractions” vedeva indissolubilmente congiunti elementi visivi e materiali sonori, in un percorso analitico che partiva da una riflessione sulle categorie di spazio e di tempo nell’arte. Paradossale assunto di questo lavoro di Ascari era quello di misurare lo spazio architettonico attraverso il suono, o meglio, di trovare un suo equivalente sul piano sonoro. [read] L’intero ambiente, percorso lungo le tre dimensioni da corde armoniche, diveniva uno “strumento musicale”  che opportunamente sollecitato permetteva di rivelare il suono dello spazio, le sue irripetibili qualità acustiche. La partitura musicale di Vibractions scritta sulle dita della mano è all’origine di Mano Armonica un’opera coeva all’installazione sonora costituita di 25 stampe fotografiche (cm.12,6 x17,7 cadauna) [/read]

Per il testo critico di Daniela Cristadoro clicca qui

Manifesto “Audio Works”, Sixto notes, Milano, 1978

Vibractions II, installazione sonora, performance, Teatro OutOff, Milano, 1980 [PE0001]

Vibractions I, installazione sonora, performance, Cappella del Collegio Universitario Cairoli, Pavia, 1979

Untitled, installazione sonora, performance, Sixto Notes, Milano 1978

Disegni preparatori

Appunti di progetto